Papà, hai aprito la porta?
Mamma, hai aprito il regalo?
Sono frasi che i nostri figli avranno detto decine di volte. E noi rispondiamo sempre la stessa cosa:
Non si dice aprito, si dice aperto!
Ma questa è una cosa che non mi è mai andata giù: se tre figli su quattro ad un certo punto hanno pensato che fosse giusto dire aprito un motivo ci sarà! Quando la piccola Lucy parlerà sono certo che lo dirà anche lei.
Nel vocabolario della lingua italiana sono entrate parole come: whatsappare, hashtag, selfie, microondabile, svapare, googlare, photoshoppare e potrei andare avanti.
Perché aprito no e svapare si?
Nessuno dei nostri figli si sognerebbe mai di dire svapare o microondabile, mentre tutti hanno trovato assolutamente normale dire aprito.
Mi direte che non possiamo lasciare che siano dei bambini in età prescolare a scrivere le regole della lingua italiana e per certi versi avete ragione. Il piccolo Matteo quando è in spiaggia sotto il sole a volte dice
Mi bluciano le palle
Oppure mentre disegna a volte dice
Mi selve il velde culo
Ma non è la stessa cosa, perché lui nella sua testa sa benissimo che si dice “mi bruciano le spalle” e “mi serve il verde scuro”, ma non riesce ancora a dirlo.
Invece aprito (ok, aplito) lo dice proprio con cognizione di causa, gli è venuto naturale e come a lui anche agli altri.
Tralasciamo il fatto che ci sono esempi illustri di parole del tutto corrette come ferito, rapito, dormito, sentito, ecc.
Perché aprito no?
È ora di finirla con queste forzature! Da ora in poi non correggerò più i bambini quando eserciteranno il loro sacrosanto diritto di dire aprito e cercherò anche io di usare questa parola così bella e sfortunata.
Sto anche pensando di lanciare un hashtag #aprito sui social network.
P.S. Ora rileggete quest’ultima frase e ditemi se ha più diritto di stare in una frase della lingua italiana la parola aprito o la parola hashtag.